domenica, maggio 07, 2006


Se fossi stata un pittore avrei voluto essere lui, anche se mi è un pò antipatico per la questione di Amanda Lear.. comunque!

MOMENTO DI TRANSIZIONE
Ieri leggevo un articolo sulla nuova emigrazione.. mi sono un pò spaventata pare che la popolazione tra i 20 e i 40 anni in italia non ci voglia stare, perché quella sensazione di ristagno che io quasi mi vergogno a dichiarare per molti è proprio insopportabile. Pare che ci siano "posti nel mondo" neanche troppo lontani dove tutti ti sorridono, dove si trova lavoro subito, dove c'è sempre il sole, dove ci si diverte sempre.. oddio lo abbiamo tutti sempre saputo che ci stavamo accontentando qui, i viaggetti ce li siamo fatti e lo avevamo intuito che altrove si respira un'aria più buona, ma poi mi rituona quella famosa frase "se stai bene tu stai bene ovunque, se stai male tu stai male ovunque" che forse mi diceva la mamma quando a 15 anni scalpitavo perché volevo andare in giro per il mondo a cercare la mia felicità.. subentra il pensiero ossessivo "non sto bene quì quindi sto male io". Ma non è che stiamo male perchè nonostante gli anni si siano raddoppiati quella famosa inquietudine di voler consumare ogni istante non si riesce a spegnere? E tra un matrimonio e l'altro, quasi soffocati dai nuovi arrivi che ci mettono l'ansia di non esserci ancora arrivati, ritornano i dubbi di quella sofferente adolescenza che ci eravamo dimenticati. Com'è che voglio vivere? Le sistemazioni definitive si avvicinano minacciose e desiderate, in fondo, da sempre e con loro quel senso di essere già morti ancora prima di iniziare a vivere. Come se l'unica soluzione, di nuovo, fosse la fuga.. perché dove non ti conoscono è più semplice sentirsi vivo? Perché solo la solitudine ti permette, in fondo, di cercarti sempre negli occhi di chi incontri, libero da un pregiudizio esistenziale che ti ha sempre segnato la strada? Ed è poi vero?
La paralisi che provocano le domande senza risposte è tremenda.. rischio di passare la vita a mettere un punto interrogativo alla fine di ogni frase.. è una fuga anche quella, il punto interrogativo è il mio migliore amico.

Comments:
Prima di tutto e' interessante l'ora in cui l'hai scritto questo testo.... avevi mangiato pesante? fuggire fa bene, ma la cosa strana e' che piu fuggo più mi rendo conto che vorrei stare a casa mia! Invidio un po' i noiosi che non si muovono... i tradizionali che mettono su famiglia a 25 anni... i fedeli che non fanno mai stronzate... pero' come si fa? cmq io saro' malato ma ho capito che in fondo amo la mia terra stando a barcellona... che ami il mio lavoro non facendolo e che mi piace stare con una persona non vedendola... e quindi sono pazzo? Tutte le mie frasi finiscono con il punto interrogativo, ci devo riflettere! Vorrei ringraziare la fra che ha creato un mezzo di auto aiuto per pazzi vagabondi senza meta che cercano la pace... devo dire che dopo avere scritto sto molto bene ora vado a fare un giro.
Questa e' autopsicoterapia ed è meglio della masturbazione! Fra lo sai che ci dovevo mettere una "brutta parola".
 
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