domenica, aprile 30, 2006
Riflessione dopo il film "TRANSAMERICA"
di Duncan Tucker (USA 2005)
"Sono un transessuale non un travestito"
Mi commuove l'incredibile molteplicità di forme che possono assumere gli esseri umani pur accomunati da una ovvia comune appartenenza. E ancora di più mi commuove la semplicità delle emozioni che ci possono attraversare indipendentemente dalla o dalle forme che abbiamo ritenuto più adatte a noi in qualsiasi momento.
Mi turba il fastidio che la diversità delle forme provoca nel ben pensare, la fobia del diverso che di diverso però non ha nulla. dobbiamo omologarci indossando abiti strettissimi auto soffocandoci in una forma decisa da qualche ottuso comandante, costringerci a presentarci come non siamo per evitare la fatica di fare accettare la nostra indefinibile identità. cerchiamo continuamente di essere accolti e accettati e solo raramente ci concediamo una lacrima per la nostra profonda solitudine.
sabato, aprile 29, 2006

PERICOLO
ALIENI
Attenzione, da quasi 30 anni uno strano essere alieno è sceso sulla terra, ormai ho le prove.. Ha scelto sembianze umane, sperando di agire indisturbata ma io l'ho scoperta!! Ad un primo impatto non ci si accorge di nulla, sorride all'osservatore un pò timida e lo intorta con brevi discorsi esistenziali, gli dice che suona il violoncello.. poi l'osservatore si accorge che ha scelto il violoncello solo perché le piace assomigliare a una tartaruga e comincia a percepire primi segni di alienitudine ancora indistinti e indecifrabili.
Se l'osservatore la vede a una festa sembra una tipa divertente.. gli sorride e lo riintorta con i soliti discorsi esistenziali " c'è troppa indifferenza, non ci vogliamo bene.. è un mondo difficile.." l'osservatore sicuramente fingerà di non aver sentito che lei fa la psicologa soffocando quell'inevitabile grido di disperazione che per forza ti viene quando la persona con cui stai parlando ti dice che fa la psicologa.. ma attento, arrivano segni inequivocabili di alienitudine..a un certo punto gli occhi dell'aliena si asottigliano sempre di più, compare uno strano alone rossastro...l'aliena si addormenta.

Per dare meno nell'occhio l'aliena si è trovata un fidanzato.. l'osservatore lo riconosce immediatamente per la spossatezza dello sguardo e per i lividi a lui inflitti dall'aliena.. lei lo obbliga alle più crudeli sottomissioni, lo fa esibire di continuo, devono cantare a squarciagola in pubblico. Credo che lui l'abbia scoperta prima di me, ma lei è dotata di poteri incredibili e lo ha incastrato in una tesi di dottorato impestata da cui lui non si riesce a liberare.. così sta sempre in casa e non ha modo di allertare l'umanità.
Attento amico, se la incontri la devi fermare.. puoi trovarla ovunque, visto che fa cinquemila lavori, corre all'impazzata tra gli appennini e la bassa modenese,

frequenta i night club dell'emilia romagna, si insidia nelle scuole e psicologizza i bambini.. ho anche sentito dire che presto andrà a contaminare la sardegna.
Per riconoscerla ti basti sapere che si offende con niente..
Ti voglio bene Pippi.
martedì, aprile 25, 2006
Da Eugenio Marchiò
"e noi?"Hai paura
di tutto
del buio
della luce
della folla
della solitudine
del silenzio
del frastuono
e non c'è
chi ti plachi,
chi viva
con te,
nel presente.
Attendendo
il futuro,
che temi,
diventi violento
e chiudi
la porta
per sempre.
Cancelli
così
il rimorso
degli altri,
la colpa.
Chissà se mi senti, se mi guardi ancora da quella stella che brilla più di tutte le altre. A "loro" vorrei pensarci io come sei riuscito a farlo tu, è così difficile! Sono cadute le mura alte delle istituzioni ma sono rimaste quelle invisibili ma indistruttibili di una società che .. a noi non ci riesce a pensare. Perché? Cos'è che ci paralizza di fronte alle opere del cuore? Perché pensiamo solo a sopravvivere, non riusciamo a superare quel gradino che, penso, porterebbe "loro" e "noi" verso una conciliazione armonica con ciò che tutti, in fondo, siamo. E io non so neanche da che parte mettermi, cammino, corro, posso ridere ma ho paura di tutto.. del buio, della luce, della folla, della solitudine, del silenzio, del frastuono e non c'è chi mi plachi, chi viva con me, nel presente..
Crollano le mura alte delle istituzioni ma "loro" continuano a rimanere nascosti, chiusi nelle loro case o in vecchi istituti trasformati in cliniche asettiche, a volte ne intravedi qualcuno che tenta di sorridere tra le facce grigie di chi la vita la giudica ma non ha tempo di osservarla.. ma attento, non alzare la voce, non ti fare notare troppo che facciamo tutti brutta figura. le loro urla ci disturbano, entrano con troppa violenza in un cervello non predisposto ad accogliere il dolore e allora taci caro non disturbare il dottore.. magari potremmo dargli qualche medicina così sta più tranquillo poverino! E finalmente silenzioso, tenta di comunicare con espressioni che ancora ci danno fastidio, che ci fanno vergognare.. è meglio se ci nascondiamo per adesso.
Come siamo arroganti, noi così colpevoli continuiamo a camminare a testa alta portatori di un messaggio mortifero. Non ci interessa di scoprire la vita nei suoi curiosi dettagli, preferiamo dedicarci alle armi rimanendo ciechi di fronte a un sorriso, a un grido di rabbia, a un pianto.
Cerco disperatamente di sottrarmi a questa subdola predestinazione ma mi sento sola e ho paura di tutto.
domenica, aprile 23, 2006

Follia Continuo a chiedermi cos'è la follia, è da quando ho sei anni che lo voglio sapere.. sto imparando a starci dentro, perché credo che solo quando stai nelle cose le impari.. sto imparando a difendermi sempre di più dalla tristezza e continuo a non capire nulla..
Quella stretta indefinita connessione tra la follia e l'arte mi affascina. non riesco però ad attraversare la linea della normalità e mi limito a piccole invisibili oscillazioni.

Ti ho messo un pò in penombra.. così non ti arrabbi. come sembriamo diversi, io mi esibisco e tu ti nascondi, io che senza conferme credo di morire e tu che le sfuggi. Io vorrei fare la cantante rock e tu il pescatore.
Ma qualcuno di molto saggio sosteneva che l'informazione sta la dove c'è una differenza. Ed è così che piano piano mi stai insegnando come essere felice
Essere nordici e sentirsi africani, sud americani, sud italiani...
La mia ingenuità continua a condannare qualsiasi disuguaglianza, la mia pigrizia mi fa rimanere ingenua.
* La foto a destra è della mia fotografa preferita Sam!
sabato, aprile 22, 2006

Amici, grandi amici che ti entrano dentro, a cui devi un pezzo di vita, molto di te.. persone con cui impari a ridere e a soffrire.. Adoro l'immagine delle vite che si intrecciano.
Laura e Pancho
... vi abbraccio. mi avete ricordato che il dolore arriva all'improvviso, che è più forte di tutto, che siamo piccoli e impotenti. E il silenzio è l'unico suono che posso ascoltare quando sono triste..
aspettiamo il vostro sorriso.Alla mia grande amica Eri che proprio adoro e voglio che sia sempre con me e all'elenina che è una persona pura e speciale mando un
miliardo di baci.. siamo carine no?


UN BACINO A TUTTI.. grazie per avermi letto
